lunedì 30 novembre 2009

La sosta che stanca

Cari amici di piedidimaionese, dopo tre giorni di silenzio che non poteva far altro che allarmare tutti i nostri sostenitori, soprattutto il nostro finanziatore unico il signor Pracchi, oggi ce ne torniamo con la solita verve e il consueto stile pungente a mettere il dito nella piaga purulenta che è ormai da qualche migliaio di anni la società italiana. Ma come non l'abbbiamo mai fatto? Guardate che abbiamo sempre criticato con un'asprezza inusitata tutto ciò che ci dava fastidio del mondo circostante, solo che in genere quando una cosa ci faceva incazzare ci mettevamo a digrignare i denti, a borbottare qualche insulto a mezza voce e infine, solo ed esclusivamente per scaricare la tensione e per adottare una politica aziendale che ha sempre funzionato, ce ne andavamo nel bagno di redazione (uno alla volta per carità!) e... sì, ci facevamo all'amore. Quindi se avete pensato che di coraggio non ne avevamo, non ci provate più perché noi, allo stesso modo del "Giornale" o del tiggìquattro, ci siamo sempre battuti per un'informazione non schierata, obiettiva e coraggiosa. Solo che non ci facevamo mai beccare. Non ricordo perché stavo facendo questa tirata... ah sì, perché oggi abbiamo deciso di metterci più che mai la faccia e pubblicare una vignetta  dal contenuto fortemente satirico - premetto che non è molto comica, però è piccata e risentita - quindi volevamo mettere prima di tutto le mani avanti e puntare il ditone verso il signor Pracchi, che come al solito è l'unico responsabile. Quel B*****astardo!!!
Spero che non riceveremo un'altra querela perché proprio non riusciamo a capire come si apre.
Signor Pracchi: "Ma che cazzo volete da me? Non è sufficiente pubblicare 'sta robaccia???"

giovedì 26 novembre 2009

Dov'è Pracchi?

Quando io ero piccolo, e il signor Pracchi aveva ancora i capelli afro, il mio gioco preferito era Dov'è Wally, non ero un bimbo socievole, quello in cui dovevi trovare in mezzo a un disegno con una marea di gente questo quattrocchi allampanato vestito a striscie biancorosse. Bene, visto che ultimamente è stata rilanciata in televisione un'idea simile, un gioco in scatola pubblicizzato da un'irritante famiglia del Mulino Bianco che per di più strilla e sbraita,  abbiamo pensato, scervellandoci più che mai, che i lettori del signor Pracchi non desiderassero nient'altro che un divertimento simile.

Quindi abbiamo preso un posterone dei Simpsons, e da qualche parte abbiamo nascosto la nostra scimmia nuda del cuore. Vediamo se riuscite a trovarla senza ingrandire l'immagine e soprattutto senza confonderla con Mr Sheeny, la scimmia di Krusty il clown a cui abbiamo furbescamente messo in testa un kepì per renderla ancora più irriconoscibile. Siamo diabolici!





Ci diamo un tono: consigli letterari

Cari amici del blog piedidimaionese, ora ci mettiamo a darci le arie.
Il vostro blog di fiducia finora era rimasto alla larga da ogni tipo di coinvolgimento con la cultura, ma oggi vuole promuovere un libro che Pracchi considera un po' come una parte di sé, Le 120 giornate di Sodoma del marchese De Sade, rivisto e pubblicato in edizione aggiornata.


mercoledì 25 novembre 2009

Nuova pubblicazione inaspettata del nostro foglio bimestrale

Gentili amici e carissime amiche, visto che per oggi il signor Pracchi non aveva un gran che da comunicare al mondo e nessuno della redazione aveva voglia di stargli dietro... non insinuate... per farsi dare qualche spunto, tipo un racconto sul suo passato burrascoso o una delle solite pagine di insulse baggianate, abbiamo scelto la via più semplice e dopo dieci giorni dalla pubblicazione di pagina 1, ecco uscire la seconda pagina del primo numero del fumetto più amato da grandi e piccini: Pyrrula!
Noi pensiamo che leggere il fumetto Pyrrula sia una delle esperienze più esaltanti e maggiormente formative che un uomo può fare in età pre e post scolare, chiaramente dopo costruire un pollo di carta... molto dopo, ma non tutti erano del nostro parere e infatti era stato bloccato dal Garante della pubblica decenza.
Dopo mesi di battaglie legali e soldi buttati dal signor Pracchi in avvocati e perizie poi risultate del tutto inutili, alla fine gli abbiamo detto che il Garante della pubblica decenza è una carica inventata e che era tutto uno scherzo, ma che i soldi delle perizie e per la consulenza legale (noi dello staff siamo tutti periti e avvocati, tranne lo stagista, che è uno stagista)  non glieli avremmo potuti restituire perché li avevamo spesi in divertissement, come dicono in Francia. Pracchi non l'ha presa bene e così è nato questo blog, fondato sul lavoro schiavile.
Ma a parte quest'antefatto gustoso, che abbiamo voluto buttare lì così tanto per gradire, ecco la pagina tanto strombazzata e di cui si parla da settimane su tutti i maggiori quotidiani. Statene certi, un giorno sarà un pezzo raro, rarissimo, quindi stampatela e fatela circolare tra tutti i vostri amici fino a che non ne trovate uno tanto pazzo da pagare a Pracchi i 120.000 euro  che prova a chiedere di anticipo a tutti gli editori a cui si è rivolto per proporlo. Forse dovrebbe essere più umile? Forse una scimmia dovrebbe smettere di sognare?

Signor Pracchi: "Leggetelo e non rompetemi le balle"

martedì 24 novembre 2009

Costruisci il tuo pollo

Io lo so che non c'entra molto con gli altri disgustosi contenuti di questo blog in cui Pracchi è protagonista, ma una cosa così non ce la potevamo proprio tenere tutta per noi: da oggi grazie al contributo di piedidimaionese nel ruolo di divulgatore, e a un altrettanto oscuro sito di vettoriali, è possibile costruire A CASA VOSTRA un pollo arrosto di carta.
Lo so che vorreste che io fossi presente vicino a voi solo per squadrarmi con la faccia più basita e di sufficienza che avete nel vostro bagaglio espressivo, ma guardate bene le immagini e poi mi dite, antipatici scontrosi che non siete altro... alleghiamo anche il file con la faccia di Pracchi così se volete ce lo attaccate sopra all'altezza della testa e avete la scimmia arrosto che sognavate sin da piccoli.



Il gioco che non scherza

Carissimi seguaci di questo blog, innanzitutto grazie per la pioggia di mail, lettere, letterine, veline, telegrammi e quant'altro inviate in redazione a sostegno della causa Pracchi, però dobbiamo chiedervi di interrompere la pioggia di pacchi gonfi di antrace, perché nelle ultime settimane abbiamo già cambiato dodici addetti alle poste e non so se dopo la vecchia che attualmente si occupa anche dei massaggi inguinali al signor Pracchi - lui sostiene che non può farne a meno se no sai che dolori alla cervicale - riusciremo a trovarne un'altra così amata dal capo e che esenti lo stagista da quel tipo di lavori.
Ma bando alle ciance, non era dei nostri problemi interni che volevamo parlarvi, ma più precisamente di quelli del signor Pracchi che con il suo cagotto mefitico, vedere per credere il post pubblicato pochi giorni fa, sta appestando tutta la redazione che per forza di cose è costretta a ridurre drasticamente il livello di creatività e quindi, di conseguenza, non può far altro che dar buca anche per oggi al promesso gioco Pracchi... ma no, ma no, lo sapete che vi facciamo sempre degli scherzoni bufi (citazione dall'Omino Bufo) e quindi come vi avevamo pre preannunciato ecco tutto quello che c'è da sapere sul favoloso gioco Pracchi:
- innanzitutto il gioco Pracchi in questione si chiama Erogena's Zones Hunter (non ho nemmeno provato a cercare la traduzione inglese di "erogena" perché tanto non l'avrebbe saputa nessuno);
- Pracchi è molto soddisfatto di aver inventato questo gioco e quindi guai a voi se provate a dire che fa schifo;
- il gioco consiste nello scoprire perversioni sessuali davvero disgustose, e sapete che quando diciamo disgustose facciamo sul serio, che siano state documentate da cartoni animati o fumetti e proporle a Pracchi corredate da un disegnetto o una breve poesiola a verso libero (non è necessario veramente, ma sarebbe carino), e inviarla alla redazione. Se Pracchi non avrà mai provato la perversione in questione allora vi regalerà personalmente la sua eterna gratitudine, perché in fondo una buona idea è pur sempre una buona idea;
- ai vincitori, oltre alla già menzionata riconoscenza, un disegno che ritrae il signor Pracchi che mette in pratica quelle schifezze di cui voi ci avete fornito la documentazione;
- vi avevo già detto che era un gioco del cazzo?
Detto questo cominciamo noi, la prima perversione non è poi così originale e i fan di South Park, come il signor Pracchi quando è strafatto di crack e tutta la redazione (demente anche da sana), ne avranno di certo già sentito parlare visto che il signor Garrison la sperimentava di persona sul suo amante/assistente, il signor Maso (o mr Slave che dir si voglia): il gerbillo o ratto infilato là dove non batte il sole.
Con la scusa di far vedere ai ragazzi gli effetti della termodinamica, ma in realtà per farsi licenziare perché gay, il signor Garrison metteva in piedi la disgustosa perversione, che nemmeno Pracchi s'è mai sognato, davanti ai diabolici quattro e al resto della classe.


Qui a fianco una foto del malcapitato roditore ritratto, si presume, all'interno del colon del signor Maso e qui sotto sempre il signor Maso che sta per essere rattizzato.






 



Per quanto riguarda la poesiola non ce la sentiamo proprio, se volete un ulteriore curiosità sull'argomento, la redazione ha saputo da fonti incerte che lo faceva pure il caro estinto, l'ormai riabilitato Michael J. (il cognome resterà anonimo per evitare che la redazione venga perseguitata dal fantasma).

lunedì 23 novembre 2009

Assassinio di JFK: Oswald non c'entrava un fico


Ebbene sì cari amici del blog, oggi tutte le principali agenzie stampa del mondo lanciavano la sorprendente notizia che un video (trasmesso oggi in Italia da National Geographic Channel), restaurato secondo tecniche innovative, avrebbe in qualche modo confermato la presenza di Lee Oswald dietro la famigerata finestra da cui si suppone sia partito il colpo che il 22 novembre 1963 ha ucciso John Kennedy, presidente degli Stati Uniti d'America.
La notizia ha del sensazionale, perché nel filmato sembra che la figura dell'uomo prima arrestato e poi linciato in prigione sia effettivamente lì dove tutti credevano che fosse, ma è forse un reato guardare il corteo presidenziale brandendo un'arma da una finestra in alto in alto? Potrebbe essere, e promettiamo che durante il ponte dell'Immacolata ci documenteremo meglio, ma per il momento rilanciamo con un documento di portata storica finora rimasto del tutto ignoto agli inquirenti, la foto che ritrae Pracchi a due passi dall'auto di Kenneddy con un enorme fucile stretto tra le mani. Sebbene non ci siano prove che il giovanissimo signor Pracchi, a quel tempo poco più che un inesperto arrizzacazzi nelle produzioni di serie C della Silicon Valley, sia stato effettivamente l'autore del colpo che ha ucciso il presidente, è molto probabile che vista la dinamica non sarebbe stato molto difficile per lui sparare una schioppettata di quelle che di solito riserva ai cardellini che cinguettano gioiosi fuori dalla sua finestra la mattina presto.
Il nostro appare oltremodo tranquillo, quasi strafottente, un'espressione che ricorda in tutto e per tutto la faccia da schiaffi sfoggiata nel profilo di questo blog, mentre di fronte a lui il corteo procede tra sorrisi e, si suppone, schiamazzi molto simili al ciangottio dei suddetti uccellini. Ma quale sarebbe stato il movente di contanta barbarie? Non sono in molti a saperlo, ma in quei mesi il presidente Kennedy, forse con l'intenzione di tracciare la strada intrapresa con tanta decisione ai giorni nostri dai politici de' noattri, aveva una mezza idea di rendere legale la prostituzione in tutti e cinquanta (credo) gli Stati sotto la sua giurisdizione. Pracchi, da sempre tra i maggiori fruitori e interpreti del mestiere più antico del mondo, sapeva che la cosa avrebbe raddoppiato costi e dimezzato i benefici per chi come lui sosteneva e riforniva il mercato, ma non gli era venuta in mente nessuna soluzione pacifica per affermare il suo punto di vista. In fondo è scimmia, che ci si può fare?
Il signor Pracchi non ha acconsentito alla pubblicazione della foto, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Sorge in ogni caso una domanda, ma chi cacchio s'è occupato del servizio d'ordine?

venerdì 20 novembre 2009

Quando il signor Pracchi si sveglia... presentazione noiosa di un nuovo gioco Pracchi

Quando il signor Pracchi si sveglia, sa che dovrà correre più della gazzella... perché probabilmente lo denuncerebbe per atti osceni in luogo pubblico.
Bene amici di piedidimaionese, dopo questa freddura (ma i carabinieri usano ancora le gazzelle? Perché altrimenti il nostro pubblico di giovanissimi non capirebbe) tiriamo le somme della prima settimana di pubblicazioni del nostro foglio elettronico quotidiano del cuore: gli utenti sono saliti vertiginosamente dagli zero iniziali ai due attuali, il sottoscritto e il signor Pracchi; le richieste per firmare contratti pubblicitari sono decuplicate, anche se per il momento la direzione ha deciso che non farà da piattaforma per gli incontri gay con minorenni delle Filippine; stenta ancora il settore merchandising, forse perché i nostri pisoloni in pelo di  volpino - materiale scelto per limitare l'impatto visivo di questi canidi, concorderete, orrendamente antiestetici - sono stati considerati illegali nel nostro Paese e anche in Cina, dove il cane è apprezzato solo per le sue doti culinarie. Prepara un buonissimo pasticcio di patate con il prosciutto.
Concluso tutto questo discorso straordinariamente tecnico, non ci resta che lanciare un amo per accalappiare nuovi utenti, lettori, amici o quant'altro: un nuovo gioco a tema Pracchi.
Dopo le infinite lettere arrivate in redazione con la richiesta di chiarimenti sul significato del titolo del blog, questa settimana ne sono arrivate molte altre che hanno chiarito che il pubblico non è per niente interessato alla cosa, ma proprio per niente, e figuriamoci se ha voglia di scriverci su due righe. Ma allora perché ce lo avevate chiesto? Forse per far capire a Pracchi che un blog con quel titolo non se lo sarebbe cagato comunque nessuno? Misteri. Ma bando all'acrimonia, stavamo parlando del nuovo gioco Pracchi... e la cosa è poi finita così perché per il momento resta segreto e solo quando avremo un numero altissimo di adesioni allora cominceremo.
Dai non è vero, nel prossimo post spieghiamo tutto per benino e poi possiamo iniziare in qualsiasi momento. E come direbbe Maurizio Mosca, buon Pracchi a tutti!


Il calendario Pracchi-Pirelli 2010

Come ogni anno in questo periodo fioriscono copiosi i calendari da camionisti con le donne nude e il signor Pracchi poteva esimersi dal dare il suo contributo? Ovviamente non ce lo ha risparmiato e quest'anno ha deciso di fare le cose in grande, travestendosi dalla scimmia più brutta che si sia mai vista sulla faccia della terra e partecipando al calendario che più di ogni altro si sforza per esaltare il gusto estetico degli autotrasportatori di tutto il mondo, il Pirelli.
Il signor Pracchi sperava di non farsi riconoscere anche stavolta, in fondo si trattava pur sempre di foto artistiche, ma purtroppo quando la modella lo ha preso in braccio non ha saputo trattenersi e... gli è venuto da ridere. Oh, ci avranno provato venti volte a fare tutte e due insieme la faccia seria, ma il nostro proprio non se lo voleva togliere quel sorrisetto e alla fine l'hanno pubblicata così. Che poi non mi sembra sia venuto male.





giovedì 19 novembre 2009

La galera fa male

Il signor Pracchi è dalla parte della famiglia di Stefano Cucchi.


martedì 17 novembre 2009

Così simili, ma così diversi



Il topo del deserto può avere fino a 120 rapporti sessuali in un'ora.(Corriere della sera)





Quando era piccolo il signor Pracchi chiedeva ogni anno di diventare un topo del deserto nella sua letterina a Babbo Natale, poi da grande ha provato a realizzare il suo sogno...

lunedì 16 novembre 2009

Grande SCOOP, il signor Pracchi spiega il titolo del blog



Dato il volume impressionante di corrispondenza che negli ultimi giorni siamo stati costretti a ridurre in coriandoli senza nemmeno leggerla, non avevamo tempo perché Pracchi ci ha chiesto di fargli il magazzino in negozio, abbiamo pensato che tutte queste lettere fossero dovute al fatto che non si capisce un accidenti circa il senso del titolo del blog, quindi abbiamo chiesto lumi al boss.
Con il suo paternalismo peloso, sempre prodromo di  una richiesta bizzarra, Pracchi ha preso la palla al balzo e senza batter ciglio ha inforcato i suoi occhialetti da intellettuale, si è fatto riempire fino all'orlo la borraccia del brandy e si è messo a raccontare. Tutti pendevamo dalle sue labbra, perché francamente non c'avevamo capito un cazzo nemmeno noi.
In pratica il succo della questione è che il titolo è tutto un insieme di metafore e richiami coltissimi, un po' come la Divina commedia ma più cervellotico, che basandosi su libere associazioni di idee ha creato questa specie di boutade metaletteraria, se mi permettete la chiosa. In pratica i PIEDI, essendo l'emblema del feticismo e del sesso perverso, stanno a indicare la passione del signor Pracchi per quella che lui considera l'ottava arte, citando l'ultimo numero di Rat Man "subito dopo le sculture fatte con la pasta di sale".
La MAIONESE invece - emblema indiscusso della gastronomia attuale, grassa, malsana e priva di valori nutrizionali - è una sineddoche che esprime tutta la naturalità dei prodotti presenti nei suoi supermarket, che il signor Pracchi vuole sempre strariforniti di prodotti di quarta scelta, alto contenuto calorico e scaduti.
Il fatto che le due cose PUZZINO, i piedi e la maionese, non può sorprendere perché come ogni buon feticista potrà confermare, che sia un gastronomo o un pervertito, quando si sente uno strano odore vuol dire che l'obiettivo principe è stato centrato, che sia un rapporto sessuale malsano o una cena untuosa davanti alla TV non fa differenza.
Ora, noi in redazione abbiamo il dubbio che questo sia solo un tentativo di Pracchi di nasconderci la verità e una conferma in più del fatto che la difficoltà in una tesi è sempre trovare l'argomento di cui parlare, poi a raccogliere testimonianze che confermino o smentiscano il proprio punto di vista sarebbe capace anche una scimmia con gli occhiali (di cui alleghiamo una foto).
Ne approfittiamo allora per lanciare il concorso a premi e cotillons  "Che cazzo vuol dire il titolo del blog", che permette di vincere il disegno di un'auto sportiva e fotocopie delle tavole originali disegnate dal signor Pracchi come se piovesse.
Tutta la redazione rimane con il fiato in sospeso.

Piccola digressione dagli obiettivi prestabiliti

Ciao a tutti amici del blog Ti puzzano i piedi di maionese, per iniziare la settimana con il solito buon gusto e il solito umorismo che ci contraddistinguono, il signor Pracchi ha cercato di impedire la pubblicazione di questo post, ma visto che la cosa faceva scompisciare dalle risate tutta la redazione (compreso lo stagista che dal suo sottoscala puzzolente sembrava lì lì per sorridere, ma si è poi ricordato che glielo avremmo detratto dal rimborso spese) siamo andati controcorrente e abbiamo fatto di testa nostra.
Un direttore editoriale a volte deve saper prendere delle decisioni difficili, ma quando si occupa una carica di questo tenore bisogna essere risoluti e fare innanzitutto ciò che si crede sia la cosa giusta, poi lasciare che l'editrore si sfoghi, tanto alla fine saranno i fatti a mostrargli che lui è solo ed esclusivamente una scimmia antropomorfa e non può comprendere appieno gli interessi e i gusti del grande pubblico. Il vecchio assioma "culi e tette sempre presenti e sempre in primo piano" ha fatto il suo tempo nell'Italia di oggi, e il pubblico è sempre più attento alla qualità dei contenuti, non si può rimanere ancorati a idee che erano datate e volgari già negli anni Ottanta.
Se siete arrivati a leggere fin qui vi mostro il motivo della mia, e nostra, ilarità, il testo di presentazione di PANZ, un festival di bookcrossing  che si terrà a Napoli e che Pracchi considera l'ennesimo tentativo inutile di sostenere il mercato dell'editoria (che dovrebbe a suo parere essere interamente assorbito da quello pubblicitario), ma che noi caldeggiamo perché abbiamo voglia di far la figura degli intellettuali aperti, disinteressati e di sinistra. Qui sotto il capolavoro e rispettivo logo, pizza e mandolino a tutti!
"La comunità corsara campana ha il piacere di invitare tutti alla prima edizione del PANZ, Pizza A Napoli Z... ehm... no, la Z è funzionale all'acronimo, chi ha detto che deve significare qualcosa?"

 In fondo perché cercare di dare un senso alla Z se ti permette di sfoggiare un nome così accattivante???? Stupidi noi che ci poniamo il problema.

Pracchi scuote la testa e si passa un dito sul collo, cosa vorrà dire?

domenica 15 novembre 2009

Un proclama di stampo prettamente politico

Anche dai Paesi comunisti il signor Pracchi riceve apprezzamenti per il suo impegno continuo nell'opera di rinnovamento del suo blog.

Ecco che arriva, lo vedo, lo vedo... no è un'altra cagata


Ecco cari amici una vignetta di satira sociale. Da quando il signor Pracchi ha preso a frequentare i caffè snob parigini, non si riesce a spiegargli che quella roba ha smesso di far ridere negli anni Settanta.

Pubblicazione inaspettata del nostro foglio bimestrale non autorizzato

In risposta alla pioggia di critiche che, senza apparire ridondanti, ci stanno piovendo addosso, possiamo addurre in nostra difesa che oggi eravamo davvero a un passo dal riuscire a farvi vedere il primo brandello di signor Pracchi, ma purtroppo i mezzi tecnici a disposizione dello studio grafico internazionale del professor Ben sono davvero una fetenzia e abbiamo dovuto bloccare tutto, non avete idea della delusione.
I nostri tecnici stanno lavorando da sei ore per sistemare il problema, ma difficilmente si riuscirà a cavare un ragno dal buco entro breve, data la notoria stupidità dei tecnici scimmia.
Ma ormai c'è poco da fare, il signor Pracchi ha offerto a tutti un giro di scotch e dubito che si fermerà a questo, quindi mi tocca tirare fuori il colpo di coda... ecco la tavola numero 1 del fumetto Pyrrula!
La piacevole serie animata che riempie di gioia i cuori di noi lettori.


Signor Pracchi: "Godete!!!"

Un nostro sostenitore si lamenta della continua assenza di vignette

Gentile direzione di questo blog e in particolare gentilissimo e stimato signor Pracchi,
sono un vostro, da poco, e suo, da sempre, ammiratore e zelante seguace, ma purtroppo mi sembra che questo blog continui a manifestare un'incredibile assenza di materiali pubblicati.
Nonostante il gran numero di materiali a vostra e sua disposizione ancora ci si dimentica di postare qualcosa di interessante, vorremmo più rispetto e soprattutto un maggior impegno.
La droga non può essere una giustificazione a tutto e soprattutto non può sostituire il vuoto immancabile creatosi in questi anni nel cuore di tutti i lettori delle avventure tragicomiche del signor Pracchi. Mi e ci manca quel vecchio maniaco sessuale (per non andare nello specifico delle sue predilezioni) tossico duro, ci mancano le sue risate argentine e l'odore penetrante e maschio di quel suo sigaretto aromatizzato all'Irish coffee.
Cordialmente,

Vinicio Mattarella 
Presidente del Club internazionale amici di Pracchi
(si ringrazia il professor Ben per la creazione grafica)



sabato 14 novembre 2009

Un urlo dalla foresta

Ciao a tutti ragazzi, so che ultimamente la preoccupazione è salita alle stelle a causa del cattivo umore del signor Pracchi che non riusciva a lavorare e a farci lavorare, ma ho saputo che tra poco il blog produrrà qualcosa di davvero straordinario. Pensate un po' che Pracchi dopo anni di insopportabile silenzio, ha intenzione di pubblicare finalmente qualcosa su questo blog, nato apposta per permettergli di pubblicare le sue cose.
L'emozione è alle stelle ed è per questo che la mia grammatica è così approssimativa, dopo anni dedicati all'imprenditoria il signor Pracchi ha confermato il suo deciso ritorno al suo primo amore, la banda disegnata.
Presto i fumetti arriveranno, cominciate a contatre alla rovescia, in modo che così potete anche guardarvi le spalle.
Pracchi Comics is Back!

giovedì 12 novembre 2009

Il padrone si lamenta


Ho molta paura perché il signor Pracchi ha cominciato a lamentarsi furiosamente per la scarsezza dei contenuti pubblicati sul blog e per la bruttezza della grafica che secondo i visitatori più assidui - motocicletta, autoferrotramviere, pyrrula e il sadico dalle pieghe di ciccetta sul collo - è tra "i più fetidi della rete" (cito). Non vorrei produrre un flop di dimensioni colossali, e soprattutto non vorrei finire male, quindi se qualcuno capita in zona per favore datemi dei suggerimenti, o temo che Pracchi farà un macello. Può essere molto violento quando beve, ma soprattutto quando un povero giovinastro non soddisfa i suoi desideri. Non pensate male... vi prego!!!

lunedì 9 novembre 2009

Il buon giorno si vede dal gattino

Quando il signor Pracchi si sveglia la mattina è può abusare di uno dei mici randagi che camminano sul suo prato è sempre un buon giorno, quindi quando vedrete un micio che cammina per la vostra città a chiappe strette potete starne certi, il signor Pracchi è passato di lì ed è di ottimo umore!
Forse però è meglio spiegare cosa ha spinto un imprenditore  di successo nel campo della vendita al dettaglio di prodotti scaduti ad abbracciare un nuovo medium: l'avidità.
Il signor Pracchi spera che chiunque legga il suo blog rimanga affascinato dal suo carisma e dalle sue idee innovative e si lanci nell'acquisto fuori controllo di prodotti scaduti. In fondo, senza andare troppo in là con la memoria, è quello che fa Berlusconi a ogni elezione (questa l'ho detta solo per darmi un tono da satiro politico, ma forse non ha nemmeno senso)!
Il signor Pracchi pubblicherà su questa piattaforma i fumetti che lo ritraggono e quelli da lui personalmente disegnati, il signor Pracchi è sicuro di essere un artista, ma soprattutto cercherà un contatto continuo con tutti quelli che vorranno toccacciarlo. Al signor Pracchi piace parecchio essere toccacciato.
Se qualcuno lo cerca però, ora si sta facendo i fatti suoi ed è meglio che non lo disturbiate.
Copyright 2009
tutti i contenuti di questo blog sono di proprietà del signor Pracchi, a parte alcune cose di cui saprà specificare a chiunque glielo chieda.