lunedì 16 novembre 2009

Grande SCOOP, il signor Pracchi spiega il titolo del blog



Dato il volume impressionante di corrispondenza che negli ultimi giorni siamo stati costretti a ridurre in coriandoli senza nemmeno leggerla, non avevamo tempo perché Pracchi ci ha chiesto di fargli il magazzino in negozio, abbiamo pensato che tutte queste lettere fossero dovute al fatto che non si capisce un accidenti circa il senso del titolo del blog, quindi abbiamo chiesto lumi al boss.
Con il suo paternalismo peloso, sempre prodromo di  una richiesta bizzarra, Pracchi ha preso la palla al balzo e senza batter ciglio ha inforcato i suoi occhialetti da intellettuale, si è fatto riempire fino all'orlo la borraccia del brandy e si è messo a raccontare. Tutti pendevamo dalle sue labbra, perché francamente non c'avevamo capito un cazzo nemmeno noi.
In pratica il succo della questione è che il titolo è tutto un insieme di metafore e richiami coltissimi, un po' come la Divina commedia ma più cervellotico, che basandosi su libere associazioni di idee ha creato questa specie di boutade metaletteraria, se mi permettete la chiosa. In pratica i PIEDI, essendo l'emblema del feticismo e del sesso perverso, stanno a indicare la passione del signor Pracchi per quella che lui considera l'ottava arte, citando l'ultimo numero di Rat Man "subito dopo le sculture fatte con la pasta di sale".
La MAIONESE invece - emblema indiscusso della gastronomia attuale, grassa, malsana e priva di valori nutrizionali - è una sineddoche che esprime tutta la naturalità dei prodotti presenti nei suoi supermarket, che il signor Pracchi vuole sempre strariforniti di prodotti di quarta scelta, alto contenuto calorico e scaduti.
Il fatto che le due cose PUZZINO, i piedi e la maionese, non può sorprendere perché come ogni buon feticista potrà confermare, che sia un gastronomo o un pervertito, quando si sente uno strano odore vuol dire che l'obiettivo principe è stato centrato, che sia un rapporto sessuale malsano o una cena untuosa davanti alla TV non fa differenza.
Ora, noi in redazione abbiamo il dubbio che questo sia solo un tentativo di Pracchi di nasconderci la verità e una conferma in più del fatto che la difficoltà in una tesi è sempre trovare l'argomento di cui parlare, poi a raccogliere testimonianze che confermino o smentiscano il proprio punto di vista sarebbe capace anche una scimmia con gli occhiali (di cui alleghiamo una foto).
Ne approfittiamo allora per lanciare il concorso a premi e cotillons  "Che cazzo vuol dire il titolo del blog", che permette di vincere il disegno di un'auto sportiva e fotocopie delle tavole originali disegnate dal signor Pracchi come se piovesse.
Tutta la redazione rimane con il fiato in sospeso.

4 commenti:

  1. Wow! Io partecipo immediatamente, ma come si fa?

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  2. Ciao autoferro, partecipare è facilissimo, basta che scrivi un commento lunghissimo nello spazio commenti del blog e ci spieghi il tuo punto di vista sulla faccenda. Se poi il signor Pracchi esce per qualche secondo dall'immobilismo ebete in cui i funghi lo hanno gettato per assentire con la testa, allora noi ti inviamo tutto quello che avevamo promesso

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  3. Wow questo concorso è davvero spaziale, secondo me il titolo del blog vuol dire che il signor Pracchi quando se l'è inventato era in fame chimica ma aveva le mani legate e l'unica cosa che c'aveva in casa era la maionese e allora l'ha mangiata coi piedi e allora poi gli puzzavano di maionese. Trooooooooooooooppo giusto!

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  4. A parte gli errori di ortografia, Moccia sei davvero un imbecille!

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