Un direttore editoriale a volte deve saper prendere delle decisioni difficili, ma quando si occupa una carica di questo tenore bisogna essere risoluti e fare innanzitutto ciò che si crede sia la cosa giusta, poi lasciare che l'editrore si sfoghi, tanto alla fine saranno i fatti a mostrargli che lui è solo ed esclusivamente una scimmia antropomorfa e non può comprendere appieno gli interessi e i gusti del grande pubblico. Il vecchio assioma "culi e tette sempre presenti e sempre in primo piano" ha fatto il suo tempo nell'Italia di oggi, e il pubblico è sempre più attento alla qualità dei contenuti, non si può rimanere ancorati a idee che erano datate e volgari già negli anni Ottanta.
Se siete arrivati a leggere fin qui vi mostro il motivo della mia, e nostra, ilarità, il testo di presentazione di PANZ, un festival di bookcrossing che si terrà a Napoli e che Pracchi considera l'ennesimo tentativo inutile di sostenere il mercato dell'editoria (che dovrebbe a suo parere essere interamente assorbito da quello pubblicitario), ma che noi caldeggiamo perché abbiamo voglia di far la figura degli intellettuali aperti, disinteressati e di sinistra. Qui sotto il capolavoro e rispettivo logo, pizza e mandolino a tutti!
"La comunità corsara campana ha il piacere di invitare tutti alla prima edizione del PANZ, Pizza A Napoli Z... ehm... no, la Z è funzionale all'acronimo, chi ha detto che deve significare qualcosa?"In fondo perché cercare di dare un senso alla Z se ti permette di sfoggiare un nome così accattivante???? Stupidi noi che ci poniamo il problema.
Pracchi scuote la testa e si passa un dito sul collo, cosa vorrà dire?
Io credo che quelli del Panz siano dei grandi ed è bellissima la scelta grafica per il logo, cosa più di pulcinella, del Vesuvio e della pizza può rappresentare la vera anima della città di Napoli e di tutti i napoletani? L'altra volta ero in città per presenziare alla mia mostra di arte povera e non ho potuto non notare il numero impressionante di pizze lasciate raffreddare su tutti i davanzali e di cellulari con la suoneria di YAMME YAMME suonata col mandolino.
RispondiEliminaLascerò senza dubbio il catalogo della mia mostra su una panchina e in cambio mi prendo un libro all'Esselunga.
Io credo che sparare sul bookcrossing come fa il signor Pracchi sia davvero antiurbano. Il signor Pracchi dovrebbe vergognarsi, è davvero gretto e si faccia gli affari suoi, sostengo al cento per cento la coraggiosissima redazione nonostante disapprovi il comportamento dello stagista.
RispondiEliminail signor Pracchi a cercato di impedire=il signor Pracchi HA cercato di impedire
RispondiEliminaGrazie anonimo... soprattutto perché il signor Pracchi quando vede un refuso fa la rima e ci aggiunge sessuale.
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